Scuola digitale per l’anno scolastico 2021-2022
Questo decreto prevede un investimento di oltre 66 milioni di euro, a cui sono da aggiungere quest’anno altri 35 milioni destinati alla formazione dei docenti e del personale scolastico pure negli ambiti del digitale, per un totale di circa 101 milioni di euro.
Scadenza del bando ore 15:00 del 15 giugno 2021
La prima misura prevede un investimento complessivo di 51,7 milioni di euro per la realizzazione di spazi laboratoriali e l’acquisto di strumenti digitali per l’insegnamento delle STEM (come noto, l’acronimo descrive l’approccio multidisciplinare e interdisciplinare alle Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Matematica). L’avviso per la presentazione delle candidature da parte delle istituzioni scolastiche statali sarà pubblicato il 13 maggio 2021.
La seconda misura, che dispone di una dotazione finanziaria specifica di 4,1 milioni, è complementare alla precedente e concerne progetti nazionali, promossi anche da reti di scuole, sulle metodologie digitali innovative nella didattica delle STEAM (ovvero le STEM con l’addenda della dimensione creativa propria delle Arti), indirizzate all’apprendimento partecipato e cooperativo. Le scuole anche in questo caso saranno individuate a seguito di procedura selettiva, il cui avviso verrà pubblicato il prossimo 18 maggio 2021.
Una ulteriore misura – contenuta nel decreto ministeriale 30 aprile 2021, n. 147 – concerne l’avvio, nel prossimo anno scolastico, della quarta edizione del “Premio scuola digitale”. Il Premio, in attuazione dell’Azione #5 del PNSD, ha consentito negli scorsi anni di valorizzare la creatività e le competenze degli studenti e delle scuole nella progettazione di soluzioni didattiche digitali innovative, sia nel primo che nel secondo ciclo di istruzione. E’ ora in svolgimento la terza edizione, dedicata alle innovazioni prodotte con la didattica digitale integrata, alla quale hanno partecipato 1.675 istituzioni scolastiche. Il decreto prevede una nuova edizione del Premio per favorire la dimensione della scuola “crocevia dell’innovazione” del territorio.
La prima delle misure sopra indicate prevede la progettazione di ambienti dedicati, oppure di dotare gli spazi interni delle aule con tecnologie specifiche per le STEM. Ad esempio, potranno essere acquisiti strumenti digitali per l’insegnamento dei principi fondamentali della programmazione, del coding, dell’intelligenza artificiale; per l’osservazione, lo studio e la ricerca nelle scienze; per la didattica laboratoriale della matematica; per la progettazione e creazione secondo le tecniche del making.
Per la scuola dell’infanzia e primaria, sempre a titolo d’esempio – riferendosi all’approccio metodologico riassunto nelle 4P1 : Project (progetto), Peers (compagni), Passion (passione), Play (gioco) – potranno essere acquisite dotazioni di setting (materiali eterogenei e strumentazioni) per lo sviluppo di attività di computational tinkering2 , espressione che richiama l’armeggiare, il provare “questo e quello” alla ricerca della soluzione di un problema pratico, effettivo. Ancora, potranno essere acquisiti materiali e strumenti per realizzare l’approccio c.d. “trialogico”3 che, tramite tecniche tipiche dell’apprendimento collaborativo, realizza attività di costruzione di oggetti destinati ad un uso concreto4 . Ulteriori spunti di approfondimento sono rinvenibili nel Rapporto Finale del Comitato di esperti istituito con D.M. 21 aprile 2020, n. 203 – Scuola ed Emergenza Covid-19.
Nella sostanza, l’utilizzo efficace delle risorse finanziarie comporta l’esercizio dell’autonomia di ricerca delle istituzioni scolastiche. Richiede altresì di definire preventivamente “il cosa e il come” sia bene sviluppare, in relazione al contesto di apprendimento e alla necessità di renderlo motivante. Senza motivazione gli studenti non sviluppano competenze ma archiviano informazioni e contenuti esclusivamente in vista del mero superamento delle prove scolastiche. Informazioni e contenuti peraltro spesso destinati ad essere dimenticati nel breve. Al contrario, l’approccio partecipato all’apprendimento scientifico e tecnologico è parte essenziale del Piano nazionale scuola digitale, così come dovrebbe esserlo per tutte le discipline.
Le nostre proposte:



Sperimentazione di metodologie didattiche innovative nell'ambito delle STEM
Il 21 maggio il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per la realizzazione di attività STEAM all’interno di reti di scuole (già costitute oppure in costituzione).
Possono partecipare al bando le istituzioni scolastiche designate nel ruolo di capofila di una rete di scuole. Ciascuna scuola capofila dovrà assicurare un’adeguata copertura sul territorio nazionale coinvolgendo istituzioni scolastiche di almeno 3 regioni diverse.
Per ciascun progetto – che dovrà essere svolto per l’intero anno scolastico 2021-2022 – può essere richiesto un contributo massimo di 180.000,00 €.
Ogni scuola capofila, unica responsabile delle attività, può presentare uno ed un solo progetto.
Scadenza 15 giugno 2021 alle ore 15:00
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