LEDwall: tendenze globali per nuove esigenze urbanistiche e architettoniche

I LEDwall hanno conquistato il mercato per la loro versatilità, efficienza, durata e quasi totale assenza di manutenzione. Pur essendo stati introdotti negli anni ‘80, solo recentemente sono diventati popolari grazie all’abbassamento dei costi, peraltro molto diversi secondo il passo (nel linguaggio anglosassone pixel pitch, la distanza intercorrente tra due pixel adiacenti). La tecnologia LEDwall oggi è matura, diffusa e rappresenta il nuovo standard per catturare l’attenzione del pubblico. Tuttavia, l’utilizzo che se ne fa oggi in Italia, rispetto ad esempio agli USA o ai paesi del nord Europa, è ancora principalmente confinato alla sola visualizzazione d’informazioni di servizio o di messaggi pubblicitari.

Il LEDwall nel contesto di uno spazio “comunicativo”

Il LEDwall ha in realtà una duttilità di utilizzo che lo rende adatto anche ad altri impieghi, duttilità legata alla sua flessibilità nelle dimensioni e nella forma. Infatti, può essere liberamente assemblato in formato televisivo HD (con rapporto d’aspetto 16:9), a totem, a banner, quadrato, a forma irregolare e installato anche su superfici curve e ciò grazie al fatto che i cabinet possono agganciati gli uni agli altri formando un angolo di ± 5°, 10° o 15° fra loro. La curvatura massima della giunzione dipende dal pixel pitch dei moduli LED: all’aumentare del passo, infatti, saranno possibili curve più accentuate. Oppure, ancor meglio, si possono usare direttamente cabinet curvi.

Sempre più attività commerciali, e non solo, scelgono di utilizzare i LEDwall per farsi notare catturando l’attenzione dei passanti nel modo più spettacolare possibile, nei negozi, centri commerciali, stazioni dei treni, aeroporti, magari anche per installazioni permanenti in auditorium o teatri.

Per intuire le potenzialità legate all’utilizzo dei LEDwall, si pensi alla possibilità di poter vendere spazi pubblicitari. Chi possiede concessioni pubblicitarie e per decenni ha installato cartelloni tradizionali, ora punta sui LEDwall, che garantiscono un maggior guadagno e allo stesso tempo comportano un risparmio economico (una volta ammortizzato il costo di acquisto) e facilità di utilizzo.

 I LEDwall pubblicitari consentono d’inserire molti clienti nello stesso spazio, con programmazione mediante semplice PC. Gli inserzionisti possono coinvolgere l’audience in modo creativo attraverso un contenuto dinamico, interattivo, integrabile con i dispositivi mobili e capace di adattarsi in tempo reale alle diverse condizioni del contesto, come il meteo o il momento della giornata. 

Ai vantaggi logistici si unisce la grande flessibilità nella gestione dell’impianto, che può ospitare più messaggi pubblicitari, temporizzati e sincronizzabili su tutto il circuito pianificato. Collocati nei punti di maggior affluenza dei centri abitati, i LEDwall consentono una efficace comunicazione diurna e notturna.  La loro elevata luminosità e quindi la possibilità di essere visti sotto la piena luce del sole ci porta a pensare che, col tempo, i cartelloni pubblicitari cartacei andranno a scomparire, perlomeno nelle grandi città.

I LEDwall da installazione possono essere utilizzati con risultati sorprendenti anche in ambito corporate per comunicare, ad esempio, l’immagine tecnologica dell’azienda, la sua strategia commerciale o produttiva, o per movimentare uno spazio di svago all’interno della stessa.  

Ci sono casi in cui i visitatori, entrando nella hall, sono colpiti da un susseguirsi di forme simmetriche, ma irregolari, che portano ordine e bellezza in un edificio altrimenti monotono dal punto di vista architettonico, in una sorta di “caleidoscopio digitale” dove le immagini vengono proiettate grazie alle pareti di LED. 

Il LEDwall per l’arredo urbano

L’arredo urbano rappresenta l’ultima frontiera nell’installazione dei LEDwall, in quanto si tratta di un campo applicativo che offre delle potenzialità enormi di espansione. Negli USA, giganti dell’IT, delle telecomunicazioni e dei media hanno addirittura realizzato veri e propri quartieri dove tecnologia, cultura e intrattenimento si combinano per creare esperienze uniche, è proprio il caso di dire “multi-sensoriali”, utilizzando pareti di LEDwall per coprire superfici che superano le migliaia di m2. Per rendere l’idea, 1.000 mcorrispondono ad un quadrato di 31,6 metri di lato, quanto l’altezza di un palazzo di 11 piani!  

Queste pareti non sono solo piane, ma anche curve “abbracciando” più lati di un edificio. Insomma, se si vuole stupire a tutti i costi, esistono molti modi per farlo.  

Gestire un numero importante di pixel non solo richiede un hardware estremamente potente per far sì che i contenuti vengano visualizzati in modo fluido e senza interruzioni, ma che gli stessi (contenuti) siano anche adeguati all’effetto spettacolare che si vuole ottenere, ed è per tale ragione che vengono chiamati in causa artisti specializzati, per fare di questi “muri di LED” delle vere e proprie opere d’arte. L’inserimento nell’arredo urbano di soluzioni flessibili e dal look accattivante permette di entrare a stretto contatto con i passanti e di rendere i contenuti più accessibili, integrando addirittura immagini e video nel paesaggio urbano e rendendolo unico, come nel caso di Time Square a Manhattan: 

Times-Square-7

Dal punto di vista tecnico, un LEDwall per l’arredo urbano, oltre ovviamente a dover resistere alle intemperie, deve essere il più possibile leggero e non invasivo e quindi anche il suo spessore deve essere ridotto. Ciò diventa preponderante per inserire nell’arredo urbano un prodotto di questo tipo, anche per far fronte anche alle richieste di molti comuni in termini di rigidità delle condizioni d’installazione. La luminosità deve ovviamente essere gestita automaticamente e in maniera dinamica, per garantire la massima visibilità a qualunque ora e contribuire anche al risparmio energetico.  

Il LEDwall per l’architettura

Uno dei pregi dei LEDwall è quello di mettere d’accordo ben precise esigenze architettoniche con quelle comunicative. Per architetti e designer, infatti, la parola d’ordine è creare scenografie uniche, in grado di scaturire negli osservatori il cosiddetto effetto “wow”. Tali scenografie devono però adattarsi, nella forma, a motivi architettonici spesso complessi. Da questo punto di vista, il videoproiettore è molto avvantaggiato: la luce proiettata avvolge ciò che trova – parete, superficie – di qualsiasi forma essa sia. Lo stesso non si può dire per il LEDwall, che va montato ed installato dovendo oltretutto garantire elevati requisiti di sicurezza. Proprio grazie all’adattabilità della tecnologia che sta alla base dei LEDwall, in questi anni architetti e designer si sono sbizzarriti per realizzare scenografie uniche, in grado di esaltare, ad esempio, le caratteristiche ben precise di un edificio, di un’area o di una piazza. Ad esempio, esistono moduli LED flessibili e magnetici che possono essere montati su strutture in ferro di forma circolare a 360° o curvilinea. 

Oppure si possono prevedere anche moduli con spigoli a 90° gradi, tali da garantire la perfetta continuità dell’immagine e la massima visibilità da parte del flusso viabilistico e pedonale o sistemi di affissione “a sbalzo” integrati all’ingresso del palazzo o dello store.

Inoltre, sempre più spesso per la ristrutturazione e valorizzazione delle facciate di fabbricati preesistenti si ricorre all’utilizzo di rivestimenti modulari per esterni che si prestano nel migliore dei modi a fare “da scheletro” per l’integrazione di un LEDwall. Oppure, in altri casi, si può sfruttare una sequenza di vetrate grandi ed inutilizzate per sovrapporre sequenze di LEDwall, magari discontinue, ma sicuramente di maggior effetto. In generale, gli edifici con le facciate in vetro ben si prestano ad essere valorizzati con l’installazione di LEDwall, eventualmente anche semi-trasparenti per mantenere un buon coefficiente di illuminazione naturale degli spazi retrostanti.

Il risultato estetico che si riesce ad ottenere grazie a contributi digitali studiati ad hoc permette di ottenere il più delle volte risultati mozzafiato.

Abbiamo accennato poco sopra che per un utilizzo architetturale o scenografico è possibile utilizzare anche i LED a moduli trasparenti. La realizzazione di LEDwall a moduli trasparenti abbatte anche gli ultimi vincoli architettonici, in quanto possono essere disposti sopra la facciata di un edificio senza coprirla. In tal modo, “realtà” e “immaginazione” si fondano nel fascino della trasparenza. Per questa loro caratteristica di coniugare al meglio varie esigenze di comunicazione (video e immagini), i LEDwall trasparenti sono attualmente usati nelle installazioni indoor, tipicamente nelle vetrine dei negozi, all’interno di edifici e showroom, ma al tempo stesso lasciano intuire le grandi potenzialità anche in ambito outdoor, come accennato poco sopra.

In conclusione, l’utilizzo di un LEDwall può stravolgere la fisionomia e l’impatto di un edificio rispettando in modo armonioso, allo stesso tempo, l’architettura dello stesso.

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